Rifugio Tazzetti

Usseglio | Telefono: +39 0123 756165 | Cellulare: +39 339 37 41 372

ALTEZZA: 2642 mt
Tempo percorso: 02:30 h
Gruppo montuoso: ALPI GRAIE
Località: Fons d'Rumor

Pernottamento e colazione

-

Mezza pensione con colazione

€ 42 (SOCI CAI) € 56 (NON SOCI)

Rifugio Aperto

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Descrizione

La Sezione di Chieri, dal 1980, ha in gestione il Rifugio Ernesto Tazzetti in alta Valle di Viù (Valli di Lanzo). Raggiungibile in 2.5 - 3 ore di facile cammino dal Lago di Malciaussia, in Comune di Usseglio (TO), si trova a quota 2642 m nella conca del Fons ‘d Rumour. Il Rifugio Tazzetti è il punto d’appoggio ideale per chi affronta il Rocciamelone dai versanti settentrionale ed orientale ed è meta di semplici escursioni, frequentato anche da famiglie in occasione di una gita domenicale. Il funzionamento del Rifugio, che offre servizio di ristoro e pensione agli alpinisti ed escursionisti, oltre a posto di chiamata del Soccorso Alpino, è garantito dalla gestione volontaria dei soci chieresi.

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Come arrivare

Valle di Viù, dopo Usseglio proseguire fino al lago di Malciaussia (m.1805). Dal lago percorrere il sentiero che, oltrepassate le baite di Pietramorta, scende ed attraversa il torrente. Proseguire per la diramazione di destra che continua con saliscendi sulla sponda destra orografica del vallone. Dopo aver attraversato il Rio Medagliere, il sentiero sale fino alla base del crestone NE dei Brillet, quindi raggiunge in diagonale la piccola gola dove scorre il rio Rumour. Portarsi sulla sponda opposta e risalire con pendenza accentuata la balza erbosa sulla quale sorge il rifugio (ore 2.30). Segnavia E.P.T. 111 - Dislivello mt. 837 

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Posti ristoro interni/esterni

Posti ristorante 32:

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Camere / Posti Letto / Bagni

Rifugio categoria D 25 posti letto, di cui 6 disponibili anche d'inverno con accesso esterno Bagni Accessibilità famiglie con bambini Animali domestici ammessi Pagamento POS - Defibrillatore Acqua corrente e servizi igienici Cucina - Riscaldamento Vendita di Kit lenzuola monouso (sacco lenzuolo) Telefono fisso Chiamata Soccorso Alpino Chiamata Pronto Soccorso Pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica Piazzola elicottero Docce disponibili per chi fa trekking di più giorni Punti ricarica in camera e negli spazi comuni  

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Escursioni principali

ROCCIAMELONE (m. 3538): per il Colle della Resta. Via normale. Ore 2.45. EE Dal rifugio per sentiero friabile al Colle della Resta, poi per il ghiacciaio del Rocciamelone si raggiunge la cresta NO rimontandola fino alle rocce rotte della vetta, sotto alle quali è sito il Rifugio Santa Maria. I Brillet - Rocce Rosse - Rocciamelone: Versante NE. PD Dal rifugio scendere sulle morene del ghiacciaio Fons d'Rumour e raggiungere la cresta. Scavalcare le diverse asperità con facili arrampicate, dopo il superamento di un salto un po' più marcato si arriva ad una cengia che consente di riportarsi sul filo di cresta. Da qui le successive Rocce Rosse separano con una leggera inflessione il versante ESE del Rocciamelone.   PUNTA DEL FORT (m. 3385): Ore 3.30. EE Dal rifugio al Colle della Resta, poi per cresta di frontiera alla Selle du Ribon, scendere al Passo Castagneri e per cresta di neve e rocce si raggiunge la cima. E' consigliabile attraversare dal versante italiano per la presenza di massi instabili nell'ultimo tratto.   POINTE DU RIBON (m. 3527): Ore 3. EE Dal rifugio al Colle della Resta, poi per cresta di frontiera alla Selle du Ribon, piegando a sinistra salire per cresta prima nevosa, poi stretta e pietrosa. Superata una breccia si arriva sulla cima.   POINTE DE L'ARCELLE (m. 3493): Ore 3.30. EE Dal rifugio alla Pointe du Ribon, da questa scendere una balza e per cresta di neve e rocce si raggiunge la cima.   TRAVERSATA AL RIFUGIO LUIGI CIBRARIO (m. 2616): Ore 4.30 - 5. E Dal vallone delle Cavalle scendere fino al Rio Rumour, poi per traccia pianeggiante a sinistra fino alla testata della valle. Al bivio per il Colle Autaret continuare la salita in direzione NE fino alla depressione del Colle Sulè. Scendere sul lato occidentale del ghiacciaio di Bertà verso il Piano del Sabiunin dove sorge il rifugio.   TRAVERSATA AL RIFUGIO Cà D'ASTI (m. 2854): Ore 2.30. EE Dal rifugio scendere sulla morena del ghiacciaio Fons d'Rumour e con ampio semicerchio portarsi sul versante N dei Brillet, risalirlo raggiungendo la cresta NE. Per cengia attraversare il versante E, scavalcando la cresta SE e per pendii detritici scendere fino al Cà d'Asti.   TRAVERSATA AL REFUGE D'AVEROL (m. 2210) per la via classica. Stesso itinerario per il rifugio Cibrario. Girare al bivio per il Colle Autaret e dopo il Colle fino al refuge d'Averol.   TRAVERSATA AL REFUGE D'AVEROL  (m. 2210) per la Selle du Ribon. Ore 5.45 . EE Stesso itinerario per la Pointe du Ribon. Dalla Selle du Ribon seguire la depressione di nevai e detriti (non segnato) fino al pianoro del Glacier de Derrière le Clapier. Discendere attraverso il ghiacciaio nel Vallon de la Lombarde fino sulla strada che sale da Avèrole e da qui per marcato sentiero al rifugio.

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Apertura

La DATA DI APERTURA del rifugio è prevista per il 14 giugno 2025.  PERIODI DI APERTURA: sabato e domenica dal 14 giugno al 6 luglio e dal 6 settembre al 28 settembre. APERTURA CONTINUATIVA (7 giorni su 7) dal 11 luglio al 07 settembre.    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.  Per prenotazioni di pernotto o pranzo si prega di mandare una mail a rifugio@caichieri.it e chiamare uno dei seguenti recapiti: Federica +39 339 37 41 372 Ilaria +39 340 778 4240 Telefono fisso del rifugio:  +39 0123 756165 oppure +39 0123 83730 (Attivo solo durante il periodo di apertura del Rifugio).

Gestione / Proprietà

Il rifugio Tazzetti, il cui nome originale era "Fons d'Rumour al Rocciamelone", sorge al di sotto del Colle della Resta, sulla spianata denominata Fons d'Rumour che domina dall'alto la conca di Malciaussia in alta valle di Viù (Valli di Lanzo).  Costruito nel 1913 dalla sezione C.A.I. di Torino, subisce un primo ampliamento nel 1933, anno in cui viene dedicato ad Ernesto Tazzetti caduto sulla Torre d'Ovarda nel 1927. Ulteriori ampliamenti si registrano nel 1939. La sezione CAI di Chieri ha in gestione il Rifugio Ernesto Tazzetti idal 1980, anno in cui iniziano le grandi opere per rimetterlo a nuovo.  Raggiungibile in 2.5- 3  ore di facile cammino dal Lago di Malciaussia, in Comune di Usseglio (TO), si trova a quota 2642 m nella conca del Fons ‘d Rumour. Il Rifugio Tazzetti, dotato di 25 posti letto, è il punto d’appoggio ideale per chi affronta il Rocciamelone dai versanti settentrionale ed orientale ed è meta di semplici escursioni, frequentato anche da famiglie in occasione di una gita domenicale. Per ulteriori informazioni sulle date di apertura del Rifugio, disponibilità e prenotazioni visitate la sezione "Rifugio". La data di apertura del rifugio è prevista per il 14 giugno 2025 L'attuale capacità ricettiva è di 25 posti. Il rifugio è di Cat. D PRANZO AL RIFUGIO: prenotazione obbligatoria. Clicca qui.  PERNOTTO AL RIFUGIO: prenotazione obbligatoria. Clicca qui. Sono passati ormai trent'anni da quando, per volere di Ernesto Bigliardi, l'allora Presidente della Sottosezione di Chieri, e di qualche altro temerario, è iniziata questa scommessa. Era infatti il 1980 quando il Rifugio "Tazzetti", costruito nel 1913 dalla Sezione di Torino del CAI, ed intitolato nel 1933 ad Ernesto Tazzetti (caduto sulla Torre d'Ovarda nel 1927), venne assegnato in gestione, a titolo gratuito, alla Sottosezione di Chieri. Fin da subito ci si trovò di fronte ad una situazione non semplice, perché ci si accorse che il rifugio non rispondeva più alle esigenze legate alla sempre più alta frequentazione da parte degli escursionisti/ alpinisti, e pertanto i problemi legati all'approvvigionamento dell'acqua, il rifornimento dei viveri, il riscaldamento e l'illuminazione dei locali non erano di facile soluzione. Quei primi anni di gestione furono molto duri, ma anche pieni di soddisfazione per tutti; l'onda di entusiasmo toccò persone che forse con la montagna c'entravano poco, ma che si fecero coinvolgere nei lavori e nella gestione senza tirarsi indietro. Molti ancora ricordano la fatica, ad ogni inizio di stagione, nel dover scendere al torrente e risalire al rifugio con le taniche cariche d'acqua legate sui bastini; nei fine settimana molto frequentati i "viaggi" erano davvero innumerevoli. Si pensò ben presto di apportare migliorie al rifugio. Nei primi anni '80 si aprì un vero e proprio cantiere, si creò lo spazio per la posa del dormitorio "nuovo" (un prefabbricato donato dal Rotary Club di Chieri), rivestito in muratura e ricoperto con un tetto in lamiera grecata di moderna concezione. Vi trovarono collocazione 30 posti letto. Venne scelto il fine settimana del 20/21 luglio 1985 per l'inaugurazione dell'ampliamento: la giornata di sabato è tristemente ricordata per la morte del Presidente Ernesto Bigliardi che appena giunto al rifugio viene colto da un irreversibile malore. Negli anni seguenti la struttura fu dotata di una tubatura per l'approvvigionamento dell'acqua, di un nuovo impianto del gas per la cucina, di telefono e di pannelli fotovoltaici per un nuovo impianto di illuminazione. E' quello il periodo in cui la frequentazione della montagna perde la sua caratteristica elitaria, in cui un sempre maggior numero di persone si avvicina all'escursionismo; i rifugi quindi non sono soltanto più ricovero per alpinisti ma diventano mete di gite. Anche al Rifugio "Tazzetti" si dovettero affrontare serate con un numero di pernottamenti che andava oltre la capacità ricettiva: allora si dormiva ovunque, sala da pranzo e cucina comprese. Tra la fine degli anni '90 ed i primi anni 2000 si procede finalmente all'ultima ristrutturazione; il rifugio viene ulteriormente ampliato col rifacimento del tetto e delle pareti esterne e cambia volto. Gli spazi interni vengono ridisegnati: si progettano e si portano a termine una nuova cucina, la sala da pranzo con l'ampia vetrata, la camera dei gestori ed i servizi igienici, ora dotati di doccia, con possibilità di acqua calda. Viene completamente rinnovato il locale invernale con 6 posti letto. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all'aiuto ed alla collaborazione degli abitanti della Valle di Viù, in particolar modo il Comune di Usseglio, gli Enti ed Organismi Pubblici, il Soccorso Alpino ed il CAI di Viù. Un  ringraziamento particolare va alla famiglia Ferro Famil "Vulpot" per la disponibilità sempre dimostrata. Per festeggiare l'anniversario è in fase di preparazione un libro fotografico in ricordo di questi primi 30 anni. L'augurio che ci facciamo è quello di proseguire per molti anni ancora questa esperienza, che sebbene sempre faticosa e cosparsa di problemi, è fonte di ricchezza e motivo di gratificazione per chi la vive.   

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